Oppressione

L Falchero

Ribellione

più s'innalza il muro di silenzio
più si levano e s'espandono le grida

non porta sottomissione l'ingiustizia
né comprensione una deliberata crudeltà

quanto più si fa statica ed opprimente l'aria
tanto più violenta si prepara la tempesta

e i macigni posti a chiusura del cratere
saran scagliati con forza tra la lava incandescente

i cavalli bradi, miti nella prateria,
nitriscono furiosi e scalpitanti nei recinti

e la tigre pigramente accoccolata in libertà
ossessiva a fibre tese misura la sua gabbia

il vento ch'era musicista tra le fronde
imbrigliato strappa le vele e i vetri frantuma

e il canto limpido del fiume nella valle
si fa boato e rovina oltre dighe e sbarramenti

ma non v'è forza che compressa si rivolti
più intensamente d'un soffocato abortito amore

se più non ritrova nell'anime il dolce suo respiro
nell'odio esplode o implode nella malattia e nella morte

non v'è follia più grande del reprimere l'amore
quand'è forza naturale come acqua, come vento, come fuoco

come pazienza, passione e tenerezza
c'ogni ostacolo sormonta e da' luce intorno

non v'è follia più grande
di massacrare chi ci ama

L Falchero

22/09/2008 23:54| 3| 1805

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

Nota dell'autore:

«...a volte l'esasperazione raggiunge livelli che preludono ...la tempesta... in ogni campo!
Non si deve mai "opprimere" eccessivamente ...pensando che non ci siano reazioni.»

Commenti di altri autori:

«Ribellione... esasperazione... poesia a tinte forti, sofferta, elegante, piaciuta»

Paolo Ursaia (23/09/2008)

«Poesia forte, sentita, a volte dura, ma si sente che l'autrice ci ha messo l'anima per scriverla. Ci si ribella a tutto ma quel che fa più male è la violenza dei sentimenti. Letta e vissuta con partecipazione.»

Mauro Santi (23/09/2008)

«un convinto inno a ripensarci... prima che dall'amore si passi all'uragano ...dentro si muove un mare in tempesta che... non accetta venti impetuosi contro... sapendo come le vele possano gonfiarsi contro malcelati silenzi sofferti... Poesia Bella!»

Paolo Eroli (23/09/2008)

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