destionegiorno
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Nata in un paesino vicino al lago Maggiore 62 anni fa, vissuta per 30 anni a Milano, dove mi sono laureata in architettura, sono ritornata ai luoghi natii e ho ripreso da alcuni anni la mia antica passione: scrivere. Poesie, racconti, un romanzo d’amore: Amarsi nei secoli SBC edizioni, ... (continua)
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son monete smarrite per la via
che luccican sotto gli occhi d'improvviso
questi ricordi forgiati lungo l'Arno
quando la felicità, sciocca, piangeva
invece di danzar coi musicanti nelle piazze
e spannocchiar entusiasmo ad ogni... leggi...
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nelle persone
ciò che più mi spaventa
è quello che nascondono
quelle parti oscure
quelle pulsioni inconsapevoli
che celano
dietro ai discorsi,
ai gesti studiati
ai comportamenti quotidiani
in te invece
ciò che... leggi...
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quando
nella penombra della stanza
quieta e disordinata
le parole s'accucciavano tranquille
e tu, seduto a scrivere, poco distante,
m'offrivi l'ascolto meditabondo delle "Stelle”
io riponevo
con cura impercettibile
quelle notturne... leggi...
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Una gazza in livrea
zampettava impettita
lungo la grondaia
ancor calda nella sera di luglio
lasciandoci impronte d'inchiostro
sul cuore
e la moquette bianca
attutiva i nostri passi
che s'inoltravano fino all'apice della notte
tra le... leggi...
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se tu sei silenzio infinito
io diverrò incessante litania
fino a che risorgerà il tuo canto
a sovrastarmi e mettermi in ascolto
se tu sei cupa, tempestosa notte
che disperde i pirati e i naviganti
io sarò inesauribile... leggi...
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"come ti amo?
lascia che te ne conti i modi":
t'amo d'un amore ch'ha vita propria
non si alimenta... leggi...
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In questa luce
di sole radente
”son fili d'oro i tuoi capelli”
ed è oro
la barba breve e ordinata.
Son oro
le punte... leggi...
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Una raggiera di fili dorati
filtra tra nubi cineree e cupe,
uno stormo di passeri
si leva un’altra volta in volo
dando... leggi...
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M'affanna la salita
e di più ancora
i tuoi tenebrosi pensieri,
che ti sbiadiscono i giorni.
Fossi sole
scioglierei... leggi...
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L Falchero
Le sue 60 poesie in Riflessioni
| non rifiuta di viver la farfalla
anche se il suo volo non dura
che una luna
non rifiuta di sbocciare il gelsomino
anche se i suoi petali a breve
avvizziranno
essi sanno
che infinito è il volo
e che d'un profumo intenso
non si perde
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| Due son l'ali che ci elevano
al di sopra dell'umane costrizioni:
avere accanto chi, più profondamente, amiamo
e far ciò
che più di tutto c'appassiona
e per cui natura più generosamente
di talento ci ha
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| non osano
cantare i giovani passeri e i pettirossi
nella luce velata di un'alba inattesa
restano timorosi e muti
nei nidi e tra i rami
solo il torrente ha ancora voce
ma i merli affamati
picchiettano i kaki ormai molli
ch'ancora ciondolano
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| ho indossato un vestito d'arlecchino
per stare tra la folla a carnevale
ma alla fine delle feste
quel vestito s'era fatta pelle
e tutta la folla mi scherniva
ho indossato un grembiule nero con il fiocco
per giocare con i bimbi nel cortile
poi
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| non vi è altro luogo
più in pace
del profondo dell'anima
dove tutto è in silenzio
i pensieri s'addormentano
e i sentimenti
si ridestano
stropicciano gli occhi
come bimbi
ancora spaventati
dai brutti sogni del giorno
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| I ricordi preziosi non arrugginiscono
nella corrosione dei giorni:
giorni scialacquati con scelleratezza
I ricordi s'affilano come spade
alla mola dell'Arrotino Celeste
che sprona a combattere
per riconquistare
la più autentica
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| Là, dov'è più rarefatta l'aria
e s'aprono sconfinati spazi:
è il regno dei rapaci.
Saetta il falco accanto al sole
pur scorgendo ogni piccolezza a terra
ogni anfratto, ogni umano passo
Non è superbia star
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| La lama ch'affondiamo,
spinti da furor d'inevitabile battaglia,
nel petto d'una persona amata
presto
vedrà zampillar sangue
anche dal nostro cuore
e al suo sangue confondersi ...
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| quando, sulla risacca dei giorni e il meditare,
i nostri discorsi sublimano in cenere
e cadono i sipari inconsci di bugia
sul palco ove la recita supera in forza
ogni realtà salda e friabile del cuore
e i copioni son scontati e senza
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| Piegata sulle ginocchia,
le mani schiuse e senza più forze
intrise di terra e sangue,
la contadina svuota gli occhi
su queste zolle spaccate
ch'han vomitato e reciso
gli ultimi fiori della stagione:
l'erica e la crisantemina,
dalla
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| con chi calcherò radiosa quei lastroni bianchi
lucenti di secoli e di sole
che portano alla cattedrale,
là dove la musica ti chiama
nella piazzetta della quercia, alta sul mare?
quali occhi cercheranno nei miei
il riflesso rosato
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| una scimitarra di luna sul comodino
taglia la mia insonnia
e l'angoscioso vagare della mente,
ch'infine incontra l'anima e si ferma
per scalfir queste parole:
" SE MIO FIGLIO O MIA FIGLIA UN GIORNO S'INNAMORASSE
D'UNA PERSONA MOLTO
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| mosaico:
"dormiva tra noi il bimbo profumato
nel gran lettone di noce
che s'accendeva d'oro ad ogni alba
e la tua pelle bronzea e levigata
cercava la mia tra le pieghe
delle lenzuola dai ricami bianchi
un filo d'anni, di strilli e
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| depongo le armi e le parole
dinnanzi a questi due laghi tremuli, chiari
vitrei di malinconia
mi siedo a riva
cercando tra la nebbia che sale lenta
di scorgere un sentiero
che mi porti oltre le colline
a ritrovar la terra ch'era patria
ch'era
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| Pur lungo un facile e pianeggiante cammino,
in molti s'abbandonano
per carenza d'amore.
Pochi altri,
stremati da sentieri impervi,
si separano,
lacerandosi,
per eccesso d'amore:
ed è la condanna
ad un'irreversibile
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