Guanti bianchi nella notte d'agosto

L Falchero

Impressioni

appoggiata alla ringhiera del balcone
vedo tremare i riflettori dell'aeroporto
in lontananza
sotto un coperchio immenso di stelle
e una nuvola chiara

il cane nero dai guanti bianchi
mi tiene compagnia e s'affaccia anche lui
su questo pentolone di luci, d'acqua e di colline

In me
è un ribollir di stagioni antiche:

la timidezza di mio padre
mentre gli occhi tradivano
quel suo incantarsi la sera
dinnanzi all'infinito

e le chiacchiere fresche e fantasiose
di ragazzine innamorate
del compagno di scuola
ch'era il più bravo in greco ed in latino

e ancor sotto le coperte sottovoce
continuava il parlottare
fino a ora tarda
e ci coglieva assonnate la mamma
con la colazione del mattino

tacciono ormai quelle parole
e quegli occhi sono spenti

ora ascolto mio figlio,
il suo cuore e le sue melodie
che dal pianoforte in sala
risuonano e s'espandono
nella cassa armonica vibrante
del bosco e del giardino

il torrente accompagna le cicale e i grilli
e il vento respira in un affanno leggero
mentre la betulla ancheggia
nel suo abito di foglie

questa sera d'agosto delicata
è una coppa di felicità
che tengo tra le mani
ma riesco a sorseggiarne
solo poche gocce

senza te ...

ti lascio il resto al davanzale
caso mai, ovunque tu sia,
avessi sete nella notte

e mi ritiro nella stanza
seguita da uno zampettar
di guanti bianchi ...

L Falchero

11/08/2010 02:50| 4| 2173

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Commenti di altri autori:

«-" ti lascio il resto - ovunque tu sia avessi sete nella notte ".
quanta dolcezza, quanto amore, ricordi d'infanzia e dolcezza della notte. Poesia struggente, visivamente cinematografica direi . Mi piace molto.»

davina16 (11/08/2010)

«Spezzare l'intimità di questo momento di intensa solitudine, nonostante quella coppa fra le mani, sembra sacrilego e non trovo le parole adatte per esprimere l'intensa emozione che ho provato nel leggere questi versi. Lasciare un po' di quel contenuto sul davanzale, nel caso di sete... mentre ci si ritira, accompagnata dal cane in guanti bianchi...
Là, il suono di un pianoforte ci tiene legate ad un futuro che altrimenti non avrebbe senso...»

Nemesis Marina Perozzi (11/08/2010)

«una melodia che accompagna il lettore affascinato in questa narrazione intima e dolce, trasmette serenità e rende complici spettatori di tanta armonia, rimanendo dubbiosi se tutto ciò è realtà o uno splendido sogno ad occhi aperti.»

Enrico Baiocchi (11/08/2010)

«Un'Autrice assolutamente "completa".Un cammino retrospettivo da urlo... uno sguardo nel presente con un amico in guanti bianchi che ci segue, fedele, e ci tiene compagnia. L'acqua, lasciata sul davanzale, in un'attesa struggente ch'è fatta di nostalgia coinvolgente. un vero capolavoro. Mi complimento.»

mario calzolaro (23/08/2010)

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